La scienza matematica
parte da concetti primitivi di base per sviluppare
da essi assiomi o postulati
e quindi teoremi, il tutto rispettando
il principio di "non contraddizione".
A partire da Euclide
i concetti primitivi sono considerati rappresentabili: il concetto
primitivo di punto corrisponde a . ; e così via.
Questo procedimento,
utilizzato da Euclide e da tutta la geometria da lui derivata e
definita "euclidea", è il "criterio dell'evidenza"
, ovvero: io, matematico, metto in chiaro, rappresentandolo con
un oggetto del mondo fisico, un concetto primitivo altrimenti destinato
a rimanere intuitivo ed "astratto".
Questa soluzione porta
però ad una confusione tra piano "sintattico" e piano "semantico",
ovvero vengono posti in coincidenza.
Ciò significa che al
concetto primitivo di punto (il ragionamento vale anche per gli
altri concetti primitivi) [piano sintattico] si assocerà sempre
e solo il significato fisico . [piano semantico];
ovvero: concetto primitivo di punto = . (sempre
e solo).
Il programma di Hilbert
si oppone alla coincidenza di piano sintattico e piano semantico
derivata dalla geometria euclidea: il concetto primitivo di punto
corrisponde sempre e solo al significato fisico .
, o bensì a qualunque altro oggetto del mondo fisico o numerico?
Ragionando in questo
modo si conclude che ad uno stesso concetto primitivo possono essere
associati plurimi oggetti del mondo fisico o numerico, al punto
che l'associazione con il reale [piano semantico] perde la sua importanza
a vantaggio del concetto primitivo puro [piano sintattico] nella
sua identità astratta e -ora lo si può intuire- non necessariamente
rappresentabile in chiave fisica.
Nasce così la critica
formalista di Hilbert, totalmente basata sul piano sintattico.
Per realizzarla si utilizzano
"simboli" totalmente astratti e svincolati da una significazione
precisa o da un qualche ente fisico che li rappresenti.
Questi simboli vengono
posti in relazione tra di loro e si crea un "modello formale".
Nell'immagine qui proposta
si raffigura un ipotetico modello formale.
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