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20/11/2002 Premettendo che la bellezza
di leggere, secondo me, non sta tutta nel capire, ma anche nel lasciar
scivolare le parole dagli occhi e dal cervello, giù fino alle nostre
emozioni, in quel luogo di noi, che riconosce il
bello anche solo dal suono delle parole, senza, sempre, doverne
capire il senso, è certo, comunque, che chi scrive ha qualcosa
da dire. |
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NOVECENTO | |||||||||
Novecento decide di continuare a vivere su una nave, in cui la vita passava, "ma a duemila persone per volta", scende dalla sua vita e la blocca, lei che in realtà non ha fine, nelle persone che su quella nave ha la sorte di conoscere (pag 55). | |||||||||
SETA | |||||||||
Tutti gli sfondi dei romanzi di Baricco
sono fatti di luoghi senza tempo o senza terra, come una pittura fatta di
sfumature in cui si perde il particolare; è in questi luoghi onirici
che vive la sua metafora, la sua parola sulla vita. In Seta vediamo lo scontro tra un Occidente stranamente definito nelle coordinate di tempo (1861) e spazio (Lavilledieu, in Francia) ed un Oriente che è il "suo" luogo, un Oriente che è "ai confini del mondo, che è "la fine del mondo". Qui c'è la vita immensa, vera, pura. La vita di Joncour in Occidente è una vita bloccata in un benessere borghese, nell'indifferenza di chi "ama assistere alla propria vita, ritenendo impropria qualsiasi ambizione a viverla" (è un modo di salvarsi), si lascia scivolare sopra la vita, ama la moglie di un amore leggero ("sentirono lieve la sorte di amarsi"), la ama, ma senza passione, ama la sua voce. La passione, la vita gliela fa conoscere l'Oriente, una donna con il volto da ragazzina, per lei, nell'illusione di lei: DECIDE, ed ama la moglie quasi con violenza. |
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OCEANOMARE | |||||||||
Elisewin-Thomas: lei desidera la vita,
ma non l'ha mai provata, ha paura e la sua è un pò una malattia
(pag.12); lui l'ha vista tutta, è arrivato al centro dell'oceano
(metafora della vita più vera e più feroce; chi arriva dentro
l'oceano ha conosciuto tutta la vita) ed ora non ha più la forza
di continuare, di dare ancora fiducia alla vita. In una notte d'amore queste due anime che si completano si incontreranno e si scambieranno quello che sono, ma senza riuscire a salvarsi. La locanda Almayer è un luogo di sogno, un luogo tra la spiaggia e l'oceano, in cui tutte queste figure di umanità derelitta s'incontrano e troveranno una risposta (davanti all'oceano) a ciò che cercano, per dare un senso alla loro vita. |
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CASTELLI DI RABBIA | |||||||||
La bellezza della vita: varrebbe
vivere per la luce della sera, quando, inopinatamente, piove (pag 36-37). L'analisi è stata condotta sui testi di A. Baricco: "Novecento", "Seta", "OceanoMare","Castelli di rabbia" editi dalla Rizzoli. |
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